domenica 12 agosto 2018

Grecia, trovato un mosaico in ciottoli ad Arta

Ambracia, il piccolo teatro dell'antica città
(Foto: Eforato delle Antichità di Arta
Un mosaico in ciottoli pertinente dei bagni del IV secolo a.C. è venuto alla luce durante uno scavo presso il piccolo teatro dell'antica città di Ambracia, scavo condotto dall'Eforato delle Antichità di Arta, in Grecia.
Il mosaico è composto da ciottoli di fiume dalla superficie arrotondata che rappresentano scene legate all'acqua, amorini che giocano con gli animali, cigni, pesci, uccelli acquatici ed un polipo. Il mosaico è antecedente alla costruzione del teatro ed è simile a quello scoperto negli anni '70 nella parte orientale del teatro e successivamente rimosso per essere esposto nel Museo Archeologico di Arta.
La datazione del mosaico è stata attribuita in base alle sussistenze architettoniche ed in base ai mosaici in ciottoli trovati nelle terme dell'antica città di Corinto e datati alla metà del IV secolo a.C.
Ambracia, parte del mosaico in ciottoli appena trovato
(Foto: Eforato delle Antichità di Arta)
Arta, che si trova nella Grecia occidentale, è stata abitata ininterrottamente dall'antichità all'età moderna. La stratigrafia dei vecchi insediamenti è tuttora visibile in varie parti della città attuale. Il piccolo teatro, per esempio, si trova proprio nel centro della città moderna. Nell'antichità Arta era conosciuta come Ambracia. Molto noto è il suo ponte medioevale sul fiume Arachthos, ma anche per i resti risalenti all'epoca di Pirro, re dell'Epiro, l'antica regione greca nella quale era situata la città. Sul suo territorio ci sono anche i resti di un ben conservato castello del XIII secolo. Consistenti sono anche i resti dell'epoca bizantina, quali la chiesa Panagia Paregoretissa, costruita nel 1290 da Niceforo I Komnenos Doukas.
Il primo insediamento nell'area ora occupata dalla moderna Arta risale al IX secolo a.C.. Ambracia venne fondata come colonia corinzia nel VII secolo a.C.. Nel 294 a.C., dopo molti anni di semi-autonomia sotto la sovranità macedone, Ambracia venne ceduta a Pirro, re dei Molossi e dell'Epiro, che ne fece la sua capitale e il punto di partenza per la sua spedizione in Italia contro i Romani. Pirro adornò la città con palazzi, templi e teatri. Nel 146 a.C. Ambracia venne inserita nei possedimenti romani.

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