sabato 6 ottobre 2018

Bulgaria, le tombe dei legionari di Novae

Bulgaria, il campo militare romano di Novae
(Foto: wodolot.wordpress.com)
"Le persone sepolte nelle tombe che abbiamo scoperto erano probabilmente legate alle legioni romane, forse erano persino dei soldati. Quest'indicazione ci viene dalle parti metalliche che ornavano gli abiti. E' interessante notare che, tra le offerte deposte nelle tombe c'erano anche brocche di vino che hanno conservato dei sedimenti sulle pareti interne", ha affermato la responsabile degli scavi a Novae, in Bulgaria, Dottoressa Agnieszka Tomas, dell'Istituto di Archeologia dell'Università di Varsavia, che, con il suo team, ha scoperto quest'estate le sepolture.
Le tombe contenevano anche lampade in ceramica ed elementi di abbigliamento, come parti in metallo di cinture militari e calzature, fibbie e rivetti. Queste parti metalliche, tuttavia, sono in cattive condizioni poiché sono state consumate dal fuoco durante la cremazione dei defunti.
Gli archeologi hanno scoperto solo due tombe, che sono le prime sepolture di epoca romana ben conservate trovate in questa zona. Fino ad ora ai ricercatori erano pervenute solo segnalazioni di ritrovamenti simili scoperti accidentalmente da ricercatori illegali. Le sepolture appena rinvenute sono rimaste intatte per quasi duemila anni e, per fortuna, i tombaroli non sono arrivati prima degli archeologi. Gli archeologi hanno preparato una documentazione completa del ritrovamento e sperano di trovare altre sepolture durante gli scavi del 2019.
Ricostruzione virtuale del campo fortificato romano di Novae
(virtualreconstruction.com)
La analisi preliminari hanno consentito di appurare che gli uomini sepolti sono stati deposti in due tombe. In un caso le ossa sono state trovate in buone condizioni e un antropologo ha effettuato una prima analisi che ha determinato la giovane età del defunto. I corpi sono stati bruciati lontano dal sepolcro e i resti sono stati raccolti in scatole di legno delle quali sono sopravvissuti solo dei chiodi di ferro.
Il corredo funebre e le monete con le effigi di imperatori romani, confermano che i defunti sono di sesso maschile. I legionari romani provenivano da varie zone dell'impero e, di conseguenza, i riti di sepoltura variavano molto. Non sempre i defunti venivano cremati. "E' interessante notare che, nel caso delle tombe che abbiamo scoperto a Novae, è possibile che il rituale di cremazione sia stato ripetuto nella tomba. I cadaveri inceneriti, unitamente a decine di offerte deposte in piatti di ceramica, formavano una struttura con tetto spiovente", ha affermato la Dottoressa Tomas.
Le sepolture rinvenute dagli archeologi polacchi si trovano in un luogo dove sorgeva un insediamento civile ad est del campo dov'erano di stanza delle legioni romane di Novae, nell'odierna Bulgaria settentrionale. "Il fatto che truppe romane erano di stanza in accampamenti e fortezze che si trovano in tutto l'impero è fatto ben noto. Ma non tutti sanno che c'erano vasti insediamenti civili intorno a questi accampamenti e fortezze. Sono questi il centro delle nostre ricerche", ha affermato la Dottoressa Tomas che aggiunge che commercianti, fornitori di servizi e le stesse famiglie dei legionari e dei veterani vivevano stabilmente in quegli insediamenti. Si tratta di un melting pot di culture, lingue, tradizioni, luoghi in cui coesistevano diversi gruppi sociali. Nella seconda metà del III secolo d.C., quando le invasioni barbariche si erano fatte più pressanti a seguito della crisi dell'impero romano, gli accampamenti divennero rifugi per civili fino ad evolvere in città tardo-romane.

Fonte:
scienceinpoland.pap.pl

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