domenica 24 febbraio 2019

Il ritorno della Testa Lorenzini

La Testa Lorenzini (Foto: finestrasullarte.info)
La Direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero dei Beni Culturali ha acquistato, esercitando il diritto di prelazione su proposta della Soprintendenza di Firenze, Pistoia e Prato, un'importantissima scultura etrusca: si tratta della cosiddetta Testa Lorenzini, un'opera proveniente da Volterra.
E' una testa maschile, di dimensioni più grandi rispetto al vero, che prende il nome dalla famiglia che ne deteneva la proprietà e che probabilmente in antico faceva parte di una statua a figura intera che aveva finalità cultuali. L'opera era nota da tempo: uno dei più grandi archeologi del passato, Ranuccio Bianchi Bandinelli, la definì "la più greca delle opere etrusche".
Sono molte le caratteristiche per cui l'opera è di eccezionale importanza: si tratta, infatti, di una delle rare opere etrusche in marmo che si conoscano (per l'esattezza, la Testa Lorenzini è realizzata in marmo apuano), e secondo la Soprintendenza è il più importante frammento statuario di Volterra ed è una delle più significative sculture di tutta la storia d'Etruria.
La datazione della scultura, secondo gli studiosi della Soprintendenza, si può far risalire alla fase tardo-arcaica dell'arte etrusca (fine del VI e inizi del V secolo a.C.), e l'opera fu probabilmente realizzata da una bottega che eseguiva opere fortemente influenzate dalla tradizione greco-orientale con ascendenze attiche. E, sempre secondo la Soprintendenza, la Testa Lorenzini "offre spunti di estremo interesse nell'ambito del dibattito relativo alle modalità di ricezione, di rielaborazione e di irradiazione dei modelli di età arcaica, conferendo all'opera un particolare rilievo per la comprensione della cultura figurativa dell'Etruria arcaica centro-settentrionale".
L'opera, acquistata per la cifra di 355.000 euro, non è stata sempre celata agli occhi del pubblico: è stata infatti a lungo esposta presso il Museo Guarnacci di Volterra grazie ad un accordo con i proprietari. Ora si apre il dibattito sulla su futura collocazione: la Soprintendenza di Firenze assicura che la scultura sarà presto esposta in pubblico e verrà destinata ad una "prestigiosa sede museale della Toscana". Tra le destinazioni ipotizzate, il Museo Archeologico Nazionale di Firenze e il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, ma non è da escludere un ritorno al Museo Guarnacci (la Testa Lorenzini, del resto, proviene da Volterra) e in tal senso si è già attivato il sindaco della città toscana, Marco Buselli. La difficoltà maggiore risiede nel fatto che il Guarnacci è un museo comunale, e di norma i reperti acquisiti dallo Stato finiscono finiscono in musei di pertinenza statale.

Fonte:
finestresullarte.info

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