sabato 6 aprile 2019

Israele, rinvenuta importante iscrizione

Tzur Natan, Israele, l'iscrizione appena rinvenuta
(Foto: Galeb Abu Diab, Israel Antiquities Authority)
Uno scavo di salvataggio, operato durante la costruzione di un nuovo quartiere a Tzur Natan, in Israele, ha portato alla luce delle rare testimonianze scritte di un'occupazione precedente, databile a 1600 anni fa, quando la zona, situata su un pianoro agricolo, fu devastata da turbolenze e ribellioni.
La Israel Antiquities Authority ha scoperto un'iscrizione greca ben conservata, risalente al V secolo d.C. e recante una benedizione per un "Signore Aidos".
Dalle prove archeologiche e storiche è emerso che Aidos era un ricco proprietario terriero samaritano. Scavi precedenti condotti sul sito avevano portato alla luce un'antica sinagoga samaritana, trasformata in chiesa nel VI secolo d.C. Lo scavo attuale è stato condotto dal Dottor Hagit Torge, che ha già scavato in questo luogo dove ha scoperto l'iscrizione nei pressi di un torchio che, a quanto pare, faceva parte di una tenuta agricola di proprietà di un uomo di nome Aidos. Si tratta del secondo torchio scoperto in Israele recante un'iscrizione di benedizione ricollegabile a samaritani. Un altro torchio è stato rinvenuto, non molto tempo fa, ad Apollonia, vicino Herzliya.
Tzur Natan, Israele, la pressa per l'uva rinvenuta accanto all'iscrizione
(Foto: Yitzhak Marmelstein, Israel Antiquities Authority)
L'erosione del substrato roccioso presente nella regione ha creato un suolo particolarmente buono per la coltivazione di viti ed olivi. Nelle vicinanze si trova una sorgente d'acqua già sfruttata in passato, fino al periodo ottomano, quando venne costruita la sepoltura di Sheikh Musharaf intorno ad essa.
A solo 18 chilometri dalla costa del Mediterraneo sorgeva l'antico insediamento di Tzur Natan, risalente all'Età del Ferro (X-VII secolo a.C.), formato da due villaggi dai quali provengono presse per le olive e per l'uva. In epoca romana e bizantina (II-V secolo d.C.) la zona venne intensivamente coltivata. Da quel periodo provengono ben 120 torchi, 50 frantoi e 50 cisterne, oltre all'evidenza di terrazzamenti agricoli, documentati nel 1994.
Le origini dei samaritani non sono ancora completamente chiare. Alcuni dicono che siano stati condotti in Israele dagli Assiri, altri ritengono che si tratti di una popolazione vissuta in Israele durante il periodo della conquista assira, che iniziarono ad adorare lo stesso Dio degli ebrei se pure in maniera diversa. Il contrasto tra giudei e samaritani, però, è storicamente accertato, anche se alcuni samaritani parteciparono alla rivolta ebraica contro i romani, che terminò con la distruzione del tempio di Gerusalemme.
La comunità samaritana attraversò i secoli III e IV d.C. ed arrivò fino all'ascesa del cristianesimo in epoca bizantina. Quest'ultima segnò la fine della comunità che, oggi, occupa solo un piccolo spazio di territorio sul Monte Garizim e ad Holon. All'indomani della persecuzione religiosa e della profanazione dei loro luoghi sacri, i samaritani diedero luogo ad un movimento di ribellione che dal 415 d.C. si estese fino al 529 d.C., come annota lo storico Procopio. Una ribellione richiede sia il capitale per l'acquisto delle armi ed il sostentamento dei ribelli che un certo numero di uomini che la portino avanti. Ricerche in tal senso sono state effettuate proprio nei recenti scavi a Tzur Natan che hanno confermato la potenziale ricchezza accumulata dalla comunità samaritana.

Fonte:
timesofisrael.com

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