Terracina, scavi sul monte Sant'Angelo (Foto: Paul Scheding) |
Nell'ambito di un progetto di scavo intrapreso da ricercatori tedeschi e italiani, gli archeologi Paul Scheding e Francesca Diosono hanno scoperto prove che suggeriscono che Terracina abbia ospitato il primo tempio ellenistico della regione.
Nell'antica Terracina, a sud di Roma, un tempo sorgeva un santuario terrazzato su larga scala, comprendente un piccolo tempio. L'edificio offriva un'ampia prospettiva sul porto da un lato e sulla via Appia, il collegamento più importante della città con Roma, dall'altro.
Gli archeologi sono stati in grado di ricostruire l'esatta estensione della struttura terrazzata e del tempio ellenistico, che ha permesso loro di confermare che vennero costruiti nel II secolo a.C.. Questo la rende la struttura di questo tipo più antica del Lazio e, forse, il primo tempio terrazzato della regione. Terracina era in contatto con le più importanti città ellenistiche del Mediterraneo ancor prima della conquista romana del Lazio.
Il tempio e monte Sant'Angelo, la collina su cui era stato eretto, era un tempo riservato alle cerimonie religiose. Gli scavi hanno anche confermato che la facciata del tempio era orientata non verso il porto, ma verso la via Appia e la città sottostante. Mercanti e viaggiatori, oltre che gli antichi abitanti di Terracina, solevano recarsi in processione al tempio al quale era associato un numero insolitamente elevato di cisterne. Ancora, però, non si è ben compreso a che cosa servisse l'acqua in esse immagazzinata.
Gli scavi hanno messo in luce anche tracce di un insediamento preromano, risalente al VII o forse anche al IX secolo a.C., che ancora non si sa da chi fosse popolato. Fonti letterarie risalenti al VI secolo a.C. attestano nella zona la presenza dei Volsci, ma finora non sono emerse evidenze confortanti la veridicità di queste fonti.
Nell'antica Terracina, a sud di Roma, un tempo sorgeva un santuario terrazzato su larga scala, comprendente un piccolo tempio. L'edificio offriva un'ampia prospettiva sul porto da un lato e sulla via Appia, il collegamento più importante della città con Roma, dall'altro.
Gli archeologi sono stati in grado di ricostruire l'esatta estensione della struttura terrazzata e del tempio ellenistico, che ha permesso loro di confermare che vennero costruiti nel II secolo a.C.. Questo la rende la struttura di questo tipo più antica del Lazio e, forse, il primo tempio terrazzato della regione. Terracina era in contatto con le più importanti città ellenistiche del Mediterraneo ancor prima della conquista romana del Lazio.
Il tempio e monte Sant'Angelo, la collina su cui era stato eretto, era un tempo riservato alle cerimonie religiose. Gli scavi hanno anche confermato che la facciata del tempio era orientata non verso il porto, ma verso la via Appia e la città sottostante. Mercanti e viaggiatori, oltre che gli antichi abitanti di Terracina, solevano recarsi in processione al tempio al quale era associato un numero insolitamente elevato di cisterne. Ancora, però, non si è ben compreso a che cosa servisse l'acqua in esse immagazzinata.
Gli scavi hanno messo in luce anche tracce di un insediamento preromano, risalente al VII o forse anche al IX secolo a.C., che ancora non si sa da chi fosse popolato. Fonti letterarie risalenti al VI secolo a.C. attestano nella zona la presenza dei Volsci, ma finora non sono emerse evidenze confortanti la veridicità di queste fonti.
Fonte:
Phys.org
Phys.org
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