Baharain, frammento di vasellame con dipinta una croce (Foto: T. Insoll) |
Gli archeologi hanno trovato le prime prove del culto cristiano in Bahrain. Antichi documenti hanno suggerito che c'erano comunità cristiane nel Paese prima della diffusione dell'Islam, nel VII secolo d.C., ma questa è la prima vota che sono stati scoperti edifici ed oggetti che lo dimostrano, per esempio i resti di un ex monastero, divenuto, in seguito, necropoli musulmana, ed una moschea.
Sia i nomi delle città che quelli dei villaggi hanno fornito prove che il cristianesimo era praticato in Bahrein tra il IV e il VII secolo d.C. in un villaggio vicino al sito archeologico di Deir, che in arabo significa "monastero". Poco si sa su come l'islam si sia diffuso in tutto il Golfo e del perché la gente smise di praticare il cristianesimo. Testimonianze dell'esistenza di siti cristiani sono state rinvenute sulle isole appartenenti all'Iran e ad Abu Dhabi.
Il Professor Tim Insoll, dell'Università di Exeter, che ha lavorato gli scavi, ha detto: "E' stato difficile rinvenire prove del cristianesimo in Bahrain, perché gli stessi edifici sono stati utilizzati per scopi diversi e si trovano attualmente al di sotto delle moderne abitazioni, motivo per cui questa scoperta è così eccezionale".
I resti del culto cristiano sono stati rinvenuti nel villaggio di Samahij, sulla costa settentrionale dell'isola di Muharraq, che era, con tutta probabilità, la sede episcopale di Meshmahig, più volte menzionata da diverse fonti storiche tra il 410 ed il 647 d.C. ed uno dei centri del commercio di perle del Paese. Nel sito sono emersi anche resti di contenitori per il vino, di calici in vetro e di ceramiche che risalgono al VII secolo d.C.
L'edificio portato alla luce, di 17 x 10 metri, era probabilmente parte di un monastero o di una grande casa. Venne occupato nel VII secolo d.C., poco prima che la popolazione si convertisse all'islam. L'edificio si compone di diverse camere ed è stato decorato con intonaci colorati. E' stata trovata una croce scolpita su una pietra ed un'altra dipinta su una pentola. E' probabile che i cristiani che utilizzavano questo edificio facessero parte della chiesa Nestoriana che fiorì nel Golfo tra il IV/V e VII secolo d.C.
Sia i nomi delle città che quelli dei villaggi hanno fornito prove che il cristianesimo era praticato in Bahrein tra il IV e il VII secolo d.C. in un villaggio vicino al sito archeologico di Deir, che in arabo significa "monastero". Poco si sa su come l'islam si sia diffuso in tutto il Golfo e del perché la gente smise di praticare il cristianesimo. Testimonianze dell'esistenza di siti cristiani sono state rinvenute sulle isole appartenenti all'Iran e ad Abu Dhabi.
Il Professor Tim Insoll, dell'Università di Exeter, che ha lavorato gli scavi, ha detto: "E' stato difficile rinvenire prove del cristianesimo in Bahrain, perché gli stessi edifici sono stati utilizzati per scopi diversi e si trovano attualmente al di sotto delle moderne abitazioni, motivo per cui questa scoperta è così eccezionale".
I resti del culto cristiano sono stati rinvenuti nel villaggio di Samahij, sulla costa settentrionale dell'isola di Muharraq, che era, con tutta probabilità, la sede episcopale di Meshmahig, più volte menzionata da diverse fonti storiche tra il 410 ed il 647 d.C. ed uno dei centri del commercio di perle del Paese. Nel sito sono emersi anche resti di contenitori per il vino, di calici in vetro e di ceramiche che risalgono al VII secolo d.C.
L'edificio portato alla luce, di 17 x 10 metri, era probabilmente parte di un monastero o di una grande casa. Venne occupato nel VII secolo d.C., poco prima che la popolazione si convertisse all'islam. L'edificio si compone di diverse camere ed è stato decorato con intonaci colorati. E' stata trovata una croce scolpita su una pietra ed un'altra dipinta su una pentola. E' probabile che i cristiani che utilizzavano questo edificio facessero parte della chiesa Nestoriana che fiorì nel Golfo tra il IV/V e VII secolo d.C.
Fonte:
Archaeology News Network
Archaeology News Network
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