giovedì 26 dicembre 2019

Nigeria, Oshun, la dea dell'amore madre degli orfani

Un santuario del Bosco Sacro di Osun Osogbo, in
Nigeria (Foto: Alex Mazzeto - Jurema Oliveira)
Nelle civiltà di tutto il mondo l'amore venne posto sotto la protezione di una divinità, di solito femminile. Nel mondo classico era Venere per i Romani, Afrodite per i Greci. Nel Vicino Oriente antico, l'amore era personificato da Ishtar e Astarte. Nell'Africa occidentale il popolo Yoruba crede in una dea dell'amore di nome Oshun.
Gli Yoruba abitano la parte sudoccidentale dell'attuale Nigeria e la parte meridionale del Benin ed il loro pantheon tradizionale ospita ben 401 divinità, gli Orisha, che governano i diversi aspetti del mondo e della vita umana. Oshun non è solo la dea dell'amore. Una delle caratteristica di questa divinità è di essere la protettrice delle acque dolci, divinità dell'omonimo fiume che scorre in Nigeria. Accanto a questo fiume sorge un bosco sacro dedicato ad Oshun.
Il Bosco Sacro di Osun-Osogbo è una fitta foresta che si trova alla periferia della città di Osogo, nella Nigeria occidentale. In passato i boschetti sacri si trovavano comunemente in aree dove vivevano comunità di Yoruba ed ogni città ne aveva uno. Nel corso del tempo questi sacri boschetti sono stati abbandonati o si sono ridotti di dimensioni. Tranne il Bosco Sacro di Osun-Osogbo, che contiene 40 santuari, due palazzi e molte sculture ed opere d'arte. Per questo motivo e per il suo status unico nel mondo, il Bosco Sacro di Osun-Osogbo è stato iscritto nella Lista del Patrimonio mondiale dell'Unesco nel 2005.
Oshun è considerata una dea benevola, protettrice dei poveri e madre di tutti gli orfani. E' Oshun che soddisfa i bisogni dei più sfortunati in questa vita. La dea, inoltre, è considerata la divinità guaritrice dei malati, portatrice del canto, della musica e della danza così come della prosperità e della fertilità. E' spesso raffigurata nelle vesti di insegnante, poiché ha insegnato agli Yoruba l'agricoltura, la cultura e il misticismo. Ha insegnato loro anche la divinazione attraverso delle conchiglie e le meditazioni che le sono state insegnate da suo padre Obatala, primo degli Orisha creati.
Nell'arte Oshun è comunemente raffigurata come una giovane donna molto bella, affascinante e sensuale. Appare adorna di gioielli d'oro, bracciali in ottone, perline, specchi ed elaborati ventagli. Si dice che Oshun sia attratta da tutto ciò che brilla e che è lucido. In alcune storie la dea appare come una sirena, forse alludendo al fatto che è protettrice delle acque dolci.
Oggi Oshun è ancora adorata in Nigeria, in suo onore si celebra una festa annuale chiamata Ibo-Osun e, nel mese di agosto, le viene dedicato un festival di 12 giorni che si ritiene abbia 600 anni. Il festival porta in Nigeria migliaia di visitatori da tutto il mondo.

Fonte:
reunionblackfamily.com

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