giovedì 23 gennaio 2020

Armenia, tracce dell'acquedotto romano

Armenia, monastero armeno di Khor Virap nella pianura di Ararat
(Foto: asbarez.com)
In Armenia gli archeologi hanno scoperto un antico sistema di approvvigionamento idrico. Secondo il direttore dell'Istituto di Archeologia ed Etnografia dell'Accademia Nazionale delle Scienze dell'Armenia, Pavel Avetisyan, le fondamenta dell'acquedotto, che si trova non lontano dall'antico monastero di Khor Virap, risalirebbe a quasi duemila anni fa.
Il ritrovamento è opera di un team armeno-tedesco. La datazione dell'acquedotto è stata individuata ad un periodo compreso tra il 114 ed il 117 d.C. e probabilmente la struttura attingeva acqua dal fiume Garni.
Oltre l'acquedotto gli archeologi devono studiare un'altra importante scoperta: le fondamenta di un palazzo, rilevate dall'esplorazione geomagnetica nei pressi della moderna Artashat. Queste fondamenta si trovano in un settore privato, per cui i ricercatori dovranno accordarsi con gli attuali proprietari.
La città di Artashat ha una storia lunga e molto ricca. Le colline di Artashat furono scelte dal fondatore della dinastia Artashissian, Artashes I, come il luogo della nuova capitale armena. La città venne edificata tra il 189 ed il 188 a.C. e fu situata sulla penisola formata dalla confluenza dei fiumi Arax e Mezamor. Gli scavi hanno permesso di individuare importanti resti dell'Età del Bronzo.
Secondo Plutarco e Strabone, la scelta del luogo e la pianta della città furono frutto del genio del generale punico Annibale che, sconfitto da Antioco il Grande nella battaglia di Magnesia (190 a.C.), riparò alla corte del giovane Artashes.
Artashat fu capitale dell'Armenia per 600 anni, oltre ad essere sede del tribunale e delle dinastie Artashessian e Arshakuni. Nel 58 d.C. la città venne occupata dalle legioni siriane al comando del generale romano Gnaeus Domitius Corbulo. Venne data alle fiamme nel 59 d.C. e nel 63 d.C. le truppe di Armeni e di Parti sconfissero i Romani. Nel 114 d.C. Traiano invase l'Armenia ed occupò Artashat. La città venne distrutta dalle truppe romane di Statius Priscus nel 163 d.C.
Artashat rimase il centro principale, politico e culturale, del regno di Armenio fino al re Khosrov III (330-338 d.C.). Nel 368 d.C. il re persiano Shapur II attaccò l'Armenia e distrusse le mura e le strutture in pietra del castello di Artashat.

Fonti:
asbarez.com
armenianheritage.org

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