domenica 19 gennaio 2020

Paestum, il mistero del quarto tempio...

Paestum, uno degli elementi di un possibile quarto tempio
(Foto: museopaestum.beniculturali.it)
Per lunghi anni una fitta vegetazione ha nascosto un importante tassello del passato di Poseidonia/Paestum: nessuno immaginava l'esistenza di un quarto tempio dorico così ben conservato dentro le mura della città.
La fortuita scoperta è avvenuta durante i lavori straordinari di pulizia dell'antica cinta muraria: addossati ai grandi blocchi, gli aratri dei contadini avevano accumulato una notevole mole di detriti da cui sono emersi parti di colonne, capitelli, cornicioni, metope e triglifi. Si tratta di elementi architettonici che raccontano molto più di quello che sembra: sono parte di un edificio di culto ubicato al di fuori del quartiere dei santuari urbani, presso la porzione occidentale delle mura urbane.
Paestum, elementi del quarto tempio
(Foto: museopaestum.beniculturali.it)
Il ritrovamento ha messo in discussione quanto finora conosciuto della storia di Poseidonia; tante sono le domande che gli archeologi si pongono: come era fatto il tempio, a quale divinità era dedicato, quali riti venivano compiuti e chi lo frequentava; e inoltre, c'era solo un tempio o altri edifici occupavano questa parte della città? Al momento non è possibile rispondere a questi quesiti, solo con uno scavo archeologico si potrà ampliare il quadro delle conoscenze di questa struttura.
Nel frattempo si sta procedendo al restauro dei capitelli, delle cornici e dei triglifi. Parte degli elementi architettonici resta ancora interrato ma gli archeologi sono sicuri che si tratti di un gioiello dell'architettura dorica del primo periodo classico di Paestum.
L'indagine archeologica nell'area dell'antica città prima lucana, poi greca e quindi romana, ha portato alla identificazione dei resti di un edificio oggi identificato come "Casa dei Sacerdoti", a fianco del Tempio di Nettuno (V secolo a.C.). Questa denominazione è tipica degli edifici dei quali non si conosce ancora la funzione e la destinazione d'uso. Al momento non si conosce la divinità alla quale era dedicato il complesso architettonico. Tuttavia è stato datato ad un periodo compreso tra il IV ed il III secolo a.C., tra la fase lucana e quella romana. L'edificio ha pianta irregolare e pavimenti fatti di grandi basoli e questo porta a pensare che la cosiddetta "Casa dei Sacerdoti" sia stata eretta in un periodo in cui a Paestum c'erano ancora i Greci, ma a comandare erano i Lucani e poi i Romani.
Durante la ristrutturazione del II secolo a.C., come evidenziato dagli scavi, all'interno dell'edificio fu chiuso un pozzo con resti di animali, forse sacrificali, e il pavimento in basoli fu ricoperti in diversi punti dal cocciopesto.


Fonte:
museopaestum.beniculturali.it

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