giovedì 6 gennaio 2022

Zominthos, le sorprese del palazzo minoico

Grecia, il palazzo di Zominthos ed il cortile pavimentato
(Foto: Zominthos Project)

Gli scavi a Psiloritis, sull'isola di Creta, condotti dal Professor Efi Sapouna-Sakellaraki, hanno portato alla luce, all'interno del palazzo minoico di Zominthos, un cortile.
Il cortile si trova nei pressi dell'ingresso nord dell'edificio principale, di epoca neopalaziale (1700-1600 a.C.) e la sua scoperta chiarisce pienamente il quadro complessivo del palazzo, immenso e lussuoso, che occupava ben 1.800 metri quadrati di superficie ed aveva 71 stanze a piano terra, comprensive di laboratori e magazzini.
Il cortile è stato costruito direttamente su un precedente strato appartenente al periodo del Palazzo Vecchio, che ha fornito nuovi reperti di particolare interesse. Il cortile venne costruito durante il periodo del Palazzo Nuovo, quando gli abitanti di Zominthos tornarono dopo un grave terremoto che aveva distrutto l'edificio più antico. Proprio questi abitanti costruirono sullo stesso sito del Palazzo Vecchio e sulle sue rovine, un nuovo palazzo, più alto, maestoso e solido, anche se di dimensioni leggermente più piccole. Il cortile aperto era essenziale per il funzionamento dei palazzi minoici, poiché vi si svolgevano sia eventi sportivi che rituali.
Al cortile del palazzo di Zominthos si accede attraverso un corridoio interno all'edificio. Al di sotto del cortile lastricato, gli scavi di questi mesi hanno portato alla luce tracce di edifici risalenti al periodo del Palazzo Vecchio (1900 a.C. circa) e che occupavano una vasta aera di 100 metri quadrati, a conferma che il palazzo più antico era notevolmente più grande rispetto a quello nuovo. Sono stati individuati, in particolare, tre ambienti ed altri tre erano estati rinvenuti in precedenza al di fuori dei confini del cortile.
Gli scavi hanno restituito anche piatti, vassoi, vasi cilindrici a rilievo del tipo cosiddetto "a serpente", grandi e piccole fruttiere, sezioni di cristalli di rocca. La condizione della maggior parte dei reperti è frammentaria, dal momento che nuove costruzioni si sono sovrapposte a quelle più antiche.
Il ritrovamento, qualche anno fa, di un altare rituale portatile con incisi dei simboli, nonché di una tavoletta con iscrizioni in scrittura geroglifica lineare A, si riferiscono, secondo gli esperti, alle funzioni religiose e amministrative che si svolgevano all'interno dell'edificio in epoca minoica.
Gli scavi a Zominthos sono iniziati negli anni '80 del secolo scorso a cura del Professor Yannis Sakellarakis. Dopo una pausa sono ripresi nel 2004 fino al 2010, quando l'archeologo è morto. Dal 2010 ad oggi la responsabilità dello scavo è passata ad Efi Sapouna-Sakellaraki.
Zominthos si trova tra le montagne poste al centro dell'isola di Creta, la più grande delle isole greche. La parte più ampia della regione di Zominthos è stata occupata almeno dal periodo minoico. Il Professor Yannis Sakellarakis, che scoprì il sito nel 1982, portò alla luce l'Edificio Centrale che oggi si ritiene abbia dominato una delle principali vie minoiche fino al monte Ida, oggi chiamato Psiloritis.

Fonte:
Mononews via archaeologynewsnetwork.blogspot.com

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