domenica 24 aprile 2022

Gran Bretagna: uno, due...tanti Artù

Gran Bretagna, una delle tombe reali del periodo di Artù
(Foto: Ken Murphy/Dyfed Archaeological Trust)

La leggenda vuole che re Artù sia salito al trono nel V o VI secolo d.C. Si ritiene che la figura di questo sovrano sia piuttosto folcloristica che reale, una sorta di somma di diversi re che attraversarono la storia dell'isola.
L'archeologo Ken Dark dice di aver identificato le tombe a lungo ignorate di ben 65 di questi re. "Prima di questo lavoro, non eravamo a conoscenza del gran numero di probabili tombe reali sopravvissute, nella Gran Bretagna occidentale, in epoca post-romana", ha affermato Dark, che è attualmente archeologo all'Università di Navarra, in Spagna. "E' probabile che le indagini in corso contribuiscano a cambiare la nostra comprensione di aspetti importanti di questo periodo cruciale della storia britannica". L'analisi di Dark è incentrata su 20 probabili luoghi di sepolture reali, ciascuno dei quali ospita fino a cinque tombe, situati nell'Inghilterra occidentale e nel Galles. La maggior parte di queste sepolture sembra poter essere datata ad un periodo di tempo compreso tra il V ed il VI secolo d.C.
All'epoca la Gran Bretagna era un insieme di regni di varia forza e dimensione. I re celtici indigeni controllavano le parti occidentali e settentrionali dell'isola, mentre gli invasori germanici (anglosassoni) si andavano via via impadronendo del territorio a sud e ad est.
I ricercatori del passato hanno, probabilmente, sottovalutato l'importanza di queste tombe a causa della loro semplicità e della mancanza di corredi funebri. Queste sepolture, sebbene non particolarmente elaborate, sono degne di nota perché differiscono da altre tombe celtiche altomedioevali in un particolare piuttosto importante: la maggior parte delle fosse è stata scavata al centro di recinti rettangolari o quadrati, all'epoca probabilmente circondati da recinzioni o cancelli.
Delle migliaia di sepolture altomedioevali studiate nella regione fino ad oggi, solo un piccolo numero è disposto come quelle studiate dal Professor Dark. "Sappiamo che il rango politico principale, in quelle società, tra quelle persone, era la regalità. Quindi se vediamo alcune sepolture che si distinguono in questo modo, è possibile che siano sepolture di re", ha affermato l'archeologo.
Finora gli archeologi conoscevano solo due potenziali siti di sepoltura dei primi sovrani celtici. Ad Anglesey, nel Galles settentrionale, una pietra datata alla metà del VII secolo d.C. reca un'iscrizione latina che è stata tradotta come: "Re Catamanus, il più saggio, il più illustre di tutti i re". A Tintagel, un sito in Cornovaglia a lungo associato alla figura di Artù, cinque tumuli reali rispecchiano moltissimo la "ferta", le classiche tombe trovate in Irlanda.
Dark ha confrontato le sepolture gallesi ed inglesi con 43 "ferta" coperte da tumuli funerari o delimitate da recinti circolari. "Sebbene esistano differenze tra le due sepolture, chiaramente gli irlandesi ed i britannici avevano molto in comune a questo riguardo", ha affermato in seguito.
"La tradizione della tomba chiusa - ha poi detto Dark. - deriva direttamente dalle pratiche di sepoltura della tarda età romana. E questo è un buon motivo per cui le si trovano in Gran Bretagna ma non in Irlanda, perché la Gran Bretagna faceva parte dell'Impero Romano e l'Irlando no".
Le somiglianze tra le tombe celtiche e quelle irlandesi del primo medioevo sono sorprendenti rispetto alle tombe anglosassoni del periodo. Esempio importante è la sepoltura della nave di Sutton Hoo, queste tombe decorate erano riservate a reali o membri di alto rango della società; la loro ricca gamma di corredi funerari, dai gioielli d'oro alle armi, alle armature, simboleggiava l'identità sia sociale che religiosa. Per i Celti cristiani e gli Irlandesi, tuttavia, tali ostentazioni erano considerate inaccettabilmente pagane.

Fonte:
smithsonianmag.com


Nessun commento:

Antichi rituali di sacrifici umani: l'incaprettamento femminile

Francia, le sepolture neolitiche rinvenute in grotta (Foto: stilearte.it) Uno studio, pubblicato da Science advances , ha portato alla luce ...