lunedì 18 aprile 2022

Verona, riemerge un mosaico di un palazzo imperiale

Verona, i resti del pavimento musivo appena scoperto
(Foto: ansa.it)

Un mosaico pavimentale ritenuto facente parte di una villa un tempo di proprietà dell'imperatore ostrogoto Teodorico il Grande, risalente al IV secolo d.C., è stato portato alla luce fuori Verona.
Gli esperti affermano che la dimensione e la ricchezza delle caratteristiche del mosaico indicano l'appartenenza ad un edificio strettamente connesso all'imperatore o ad uno dei suoi ministri. Il ritrovamento è avvenuto a Montorio, poco fuori Verona, durante gli scavi per sostituire le tubature del gas.
"Negli ultimi decenni a Montorio sono emersi, in modo sparso, frammenti di mosaico, strutture termali e complessi residenziali ed è giunto il momento di sistemarli", ha dichiarato Vincenzo Tinè, soprintendente ai beni culturali di Verona. La zona è sottoposta a vincolo proprio per i suoi ritrovamenti, risalenti all'epoca romana.
Le strutture finora messe in luce suggeriscono la presenza di un palazzetto fortificato esteso su circa 15.000 metri quadrati, dotato di sale di rappresentanza e aule termali. Tra questi vi era anche un grande ambiente poliabsidato con una singolare pavimentazione musiva costituita da almeno 24 pannelli, oggi in gran parte perduti, decorati con motivi geometrici alternati talora a cesti e calici. Alcuni dei mosaici sono conservati al museo del Teatro Romano di Verona.
In tempi più recenti, interventi della soprintendenza hanno riportato alla luce altri mosaici e pavimenti in opus sectile di marmi di importazione. Non si può ancora dettagliare l'assetto planimetrico complessivo, né fissare con sicurezza la cronologia delle diverse fasi costruttive, già databili nei primi secoli imperiali, fanno sapere dalla Soprintendenza. I motivi dei lacerti rinvenuti sono caratteristici della fine del IV-VI secolo d.C. e riferibili alla tradizione nord-italica, con confronti in ambito altoadriatico e ravennate. Il complesso è verosimilmente da attribuire ad una committenza di età teodoriciana e non è escluso che sia da riconoscervi una delle proprietà del re o di un personaggio del suo entourage, fanno sapere sempre dalla soprintendenza.
Dal sottosuolo di Montorio, dunque, che fino al 1927 era comune autonomo, stanno emergendo frammenti di quella che potrebbe essere stata un'importante città romana.
Teodorico (o Teodorico il Grande) fu re degli Ostrogoti (471-526) e sovrano del Regno d'Italia ostrogoto indipendente tra il 493 ed il 526, reggente dei Visigoti (511-526) e patrizio dell'Impero Romano d'Oriente. Come sovrano dei regni gotici uniti, Teodorico controllava un impero che si estendeva dall'Oceano Atlantico al mare Adriatico.
Sebbene lo stesso Teodorico usasse solo il titolo di "rex", alcuni studiosi lo caratterizzano come un imperatore romano d'Occidente in tutto tranne che ne nome, poiché governava gran parte dell'Impero Romano d'Occidente, aveva ricevuto le ex insegne imperiali d'Occidente a Costantinopoli nel 497 e veniva chiamato "augustus" da alcuni suoi sudditi.

Fonti:
ansa.it/english/news
archeologiavocidalpassato.com

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