venerdì 11 novembre 2022

Israele, la prima traccia di scrittura cananea su...un pettine per pidocchi

Israele, pettine d'avorio del 1700 a.C. con una frase di
protezione dai pidocchi (Foto: Dafna Gazit)

Incisa su una parte di un pettine d'avorio di quasi 4000 anni fa c'è una frase, l'espressione di un desiderio: "Possa questa zanna togliere i pidocchi dai capelli e dalla barba".
Questa frase è nella lingua primitiva degli antichi cananei e rappresenta il primo esempio conosciuto di una frase completa scritta utilizzando un alfabeto fonetico, a detta dell'archeologo Yosef Garfinkel dell'Università Ebraica di Gerusalemme.
Il sistema di scrittura dei Cananei, vissuti in una regione chiamata Levante circa 2000 anni fa, servì in seguito come base principale per molti alfabeti moderni. Questo rende il pettine "l'oggetto più importante che abbia mai trovato in uno scavo", ha detto il Dottor Garfinkel. Pochi documenti scritti sono sopravvissuti della civiltà cananea.
Il pettine è stato portato alla luce nel 2016 tra le rovine dell'antica città di Lachis, nell'attuale Israele, un tempo facente parte dell'importante regno di Giuda. Negli anni successivi, quando il pettine venne inviato in laboratorio per cercare tracce di pidocchi, qualcuno notò dei deboli simboli incisi su un lato. Uno sguardo più attento ha rivelato che i simboli componevano, in realtà, una frase. Sul pettine sono state trovate tracce di una ninfa di pidocchio grande mezzo millimetro.
Il pettine misura 3,5 centimetri di lunghezza per 2,5 di altezza. L'iscrizione è composta da 17 lettere, alcune delle quali grandi appena un millimetro, che formano 7 parole e getta un pò di luce sui popoli antichi: il problema dei pidocchi. Un problema che era molto comune, evidentemente anche tra la gente abbiente. Per quanto riguarda le sue condizioni, il pettine è usurato ed ha perso i denti, ma i monconi rimasti mostrano che un tempo da un lato aveva sei denti distanziati tra loro per rimuovere i grovigli di capelli, mentre dall'altro erano presenti 14 denti per rimuovere i pidocchi e le uova.
La scoperta potrebbe offrire uno sguardo sulla vita di uno dei ricchi abitanti di Lachis. Il fatto che la frase si riferisca anche ad una barba, suggerisce che il pettine sia appartenuto ad un uomo dell'élite locale, poiché l'avorio era un bene costoso che doveva essere importato dall'Egitto. Inoltre l'iscrizione, con le sue particolari caratteristiche, alcune delle quali uniche, colmano lacune nella conoscenza della cultura dell'Età del Bronzo.

Fonti:
sciencenews.org
onanotiziarioamianto.it
lastampa.it

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