Tunisia, gli scavi di Cartagine (Foto: Ansa.it) |
Nell'ambito del progetto di sviluppo e valorizzazione del tofet di Cartagine (Tunisia), gli scavi archeologici presso il tempio di Tanit e Baal Hammon hanno portato alla scoperta di un numero significativo di giare votive ed offerte.
Lo ha annunciato l'Istituto Nazionale del Patrimonio (INP) tunisino, precisando che alcune di queste risalgono al V secolo a.C., o addirittura alla fine del VI secolo a.C., mentre altre risalgono al III secolo a.C.
Secondo la stessa fonte queste giare conterrebbero resti carbonizzati di neonati prematuri e vari animali, che erano stati sepolti secondo i riti religiosi praticati a Cartagine all'epoca.
Gli scavi, prosegue l'INP, hanno anche fatto luce sulle trasformazioni subite dal sito sacro durante il periodo romano. Il team ha riportato alla luce mura risalenti al II e III secolo d.C., oltre ad altre risalenti al tardo periodo romano.
Lo ha annunciato l'Istituto Nazionale del Patrimonio (INP) tunisino, precisando che alcune di queste risalgono al V secolo a.C., o addirittura alla fine del VI secolo a.C., mentre altre risalgono al III secolo a.C.
Secondo la stessa fonte queste giare conterrebbero resti carbonizzati di neonati prematuri e vari animali, che erano stati sepolti secondo i riti religiosi praticati a Cartagine all'epoca.
Gli scavi, prosegue l'INP, hanno anche fatto luce sulle trasformazioni subite dal sito sacro durante il periodo romano. Il team ha riportato alla luce mura risalenti al II e III secolo d.C., oltre ad altre risalenti al tardo periodo romano.
Fonte:
archeomedia.net
archeomedia.net
Nessun commento:
Posta un commento