giovedì 14 agosto 2025

Turchia, Laodicea, scoperto l'edificio del consiglio cittadino

Laodicea, il teatro (Foto: AA)
 

A Denizli, in Turchia, durante i recenti scavi nel sito archeologico dell'antica Laodicea, è stato portato alla luce l'edificio del consiglio, risalente a 2050 anni fa. Si tratta di un traguardo importante nei 22 anni di lavori archeologici e di restauro nella città, che ha una storia che risale al 5500 a.C.
Tra le scoperte precedenti, Laodicea ha restituito blocchi di travertino decorati con intricati motivi, una statua alta tre metri di Traiano, la fontana di Traiano ed un gruppo scultoreo con Scilla, il terribile mostro che compare nell'Odissea.
"Sappiamo già, dalle fonti antiche, che era un centro amministrativo che controllava 7-10 città. - Ha dichiarato all'agenzia turca Anadolu il responsabile della missione, l'archeologo Celal Simsek. - Quando abbiamo iniziato gli scavi nell'edificio del consiglio, abbiamo visto che le mura perimetrali erano a cinque angoli e che insieme alla facciata formavano una struttura esagonale. E' la prima volta che ci imbattiamo in uno stile architettonico del genere".
Sono stati portati alla luce i gradini superiori e inferiori: la parte inferiore è completamente intatta, e sui gradini sono incisi i nomi del presidente e dei membri del consiglio, circostanza che ha permesso di identificare i membri del consiglio in carica all'epoca (anziani, giovani e cittadini comuni). L'edificio era dotato di 17 file di sedili, 8 nella parte inferiore e 9 nella parte superiore.
La struttura venne costruita durante il regno dell'imperatore Augusto, dopo la metà del I secolo a.C. circa. L'imperatore Adriano arrivò qui nel 129 d.C. Dopo il suo arrivo qui venne eseguito un restauro su larga scala, rivelato dai blocchi architettonici. L'edificio del consiglio è stato utilizzato fino al VII secolo d.C. e si pensa che potesse ospitare fino a 600-800 membri. Dopo che Laodicea divenne la capitale della Frigia, questo luogo divenne anche un centro giudiziario.
La scultura rinvenuta in posizione seduta durante gli scavi dell'edificio si riferisce, con tutta probabilità ad un amministratore, un giudice supremo o un governatore dell'epoca. La statua risale al II secolo d.C. mentre la testa che vi è stata collocata sopra dagli archeologi, risale al 400 d.C., il che significa che, mentre il sistema giudiziario era in funzione, la persona qui raffigurata sedeva come giudice supremo. Con il passare del tempo, i presidenti ed i giudici venivano sostituiti ed i loro ritratti venivano rifatti e qui collocati.
La struttura era circondata da un'agorà politica, da sale d'archivio, da un grande complesso termale e dallo stadio più grande della regione.

Fonti:
ilgiornaledellarte.com
trt.global

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