martedì 8 dicembre 2009

Il ritorno di Assteas

Il capolavoro di Assteas, ceramista greco trasferitosi a Paestum con la sua bottega, è tornato finalmente a casa. Il Getty Museum ha restituito, due anni fa, il cratere a campana del V secolo a.C. che, ora, sarà ospitato dal Museo Archeologico Nazionale di Paestum.
Il vaso, alto più di 70 centimetri, a vernice nera, con, illustrata, la storia del ratto di Europa, è stato consegnato in occasione della XII edizione della Borsa Mediterranea del turismo archeologico, che si è svolta a Paestum da 19 al 22 novembre scorso.
Sono circa 80 i capolavori restituiti dal Getty Museum al nostro paese. Il cratere, in particolare, è uno dei rari manufatti firmati dal celebre Assteas. Fu rinvenuto nel 1970 a Sant'Agata dei Goti (in provincia di Benevento) da un tombarolo, che lo vendette al mercato antiquario per un milione di lire ed un maiale. Il cratere venne, poi, acquistato da collezionista privato svizzero che, nel 1981, lo cedette al Getty Museum.
Molti dei vasi firmati da Assteas sono disseminati in musei stranieri, ma il Museo di Paestum è quello che custodisce la più grande raccolta di vasi figurati attribuiti all'officina di ceramisti che hanno operato a Paestum dal V al III secolo a.C., vale a dire prima, durante e dopo la presenza di Assteas.

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