Il teatro romano di Baia è stato identificato, grazie all'ausilio dei satelliti, a pochi metri dalla linea di costa. Accanto ai resti del teatro, vi sono quelli di un'opera muraria che ancora deve essere adeguatamente indagata.
Nei fondali della collina del Castello Aragonese sono stati, dunque, identificati dei resti di una struttura dalla forma geometrica a semicerchio che ricordano la forma del teatro romano di età imperiale. La struttura si trova a pochi metri di profondità e poteva ospitare fino a 5000 spettatori. Molti elementi inducono gli studiosi a pensare che si tratti del cosiddetto Teatro di Cesare, facente parte del contesto più ampio di una Villa di Cesare inglobata, successivamente, nell'attuale Castello Aragonese. Del resto è Tacito stesso a descrivere la villa di Cesare come disposta su un'altura a dominare il golfo.
Nei fondali della collina del Castello Aragonese sono stati, dunque, identificati dei resti di una struttura dalla forma geometrica a semicerchio che ricordano la forma del teatro romano di età imperiale. La struttura si trova a pochi metri di profondità e poteva ospitare fino a 5000 spettatori. Molti elementi inducono gli studiosi a pensare che si tratti del cosiddetto Teatro di Cesare, facente parte del contesto più ampio di una Villa di Cesare inglobata, successivamente, nell'attuale Castello Aragonese. Del resto è Tacito stesso a descrivere la villa di Cesare come disposta su un'altura a dominare il golfo.
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