lunedì 21 dicembre 2009


Un'importante scoperta è stata effettuata, recentemente, nel territorio di Sipicciano, grazie, anche, all'attività di ricerca, valorizzazione e tutela dei beni culturali promossa dall'associazione Archeotuscia in tutto il territorio della provincia.
Alcuni membri dell'associazione hanno individuato, a poca distanza dal piccolo borgo della Teverina, un vasto contesto abitativo di epoca romana documentato da cospicue testimonianze archeologiche emerse a seguito dell'aratura del terreno. L'intervento tempestivo dell'ispettore della Soprintendenza archeologica per l'Etruria meridionale, Angelo Timperi, prontamente avvertito, ha scongiurato danni profondi al ritrovamento.
Quello che è emerso è parte di una ricca villa rustica che occupava una superficie di duemila metri quadrati, della quale sono stati individuati numerosi ambienti, pavimentati anche a mosaico, pozzi, fognoli, canalizzazioni di piombo e terracotta, nonchè monete e reperti fittili. L'insediamento rimase in uso per almeno cinque secoli, dal I secolo a.C. al IV secolo d.C..
Ha suscitato grande interesse il ritrovamento di una singolare costruzione circolare in opus caementicium, dal diametro di circa 20 metri e profonda 3, la cui funzione è tuttora da indagare e che, probabilmente, era connessa con scopi idraulici, come testimonia anche un adiacente ambiente rettangolare, collegato alla costruzione, nel cui pavimento si aprono quattro fori praticati in altrettanti blocchi squadrati di travertino. Fori che mettono in comunicazione l'esterno con alcuni ambienti sottostanti.

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