mercoledì 1 giugno 2011

Un relitto del greco antico

Gli Argonauti
La lingua di Giasone e degli Argonauti sopravviverebbe ancora in un dialetto parlato da poche migliaia di persone che vivono in una comunità isolata nel nord-est della Turchia che, un tempo, si chiamava Pontus. Il dialetto che conserva lacerti dell'antica lingua parlata in Grecia si chiama Romeyka ed è una varietà del greco antico, al quale somiglia più di ogni altra lingua parlata e scritta.
Gli studiosi sono convinti che questo dialetto possa essere estremamente utile per capire l'evoluzione subita dall'antica lingua di Omero nel corso del tempo. Già ad una prima analisi il dialetto Romeyka è risultato essere molto simile al greco della Koinè, la lingua parlata quando l'influenza della Grecia sull'Asia Minore era al suo apice (IVsecolo a.C.-IV secolo d.C.).
Il dialetto si è preservato pressocchè inalterato proprio grazie al profondo isolamento in cui vive la comunità in cui è adottato. Si tratta di un gruppo di villaggi nei pressi della cittadina di Trabzon, un'area che un millennio prima della venuta di Cristo sarebbe stata visitata - secondo le antiche leggende - dagli Argonauti che stavano cercando di recuperare il Vello d'Oro in Colchide, attuale Georgia. I Romeyka si sposano raramente al di fuori della loro comunita e dei clan nei quali sono suddivisi.
Il dialetto esiste solo nella forma parlata ed ora corre un grosso pericolo a causa dell'emigrazione dei giovani e dell'influenza turca. Sono rimaste solo 5.000 persone, infatti, a parlare il Romeyka.

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