sabato 4 agosto 2012

Le sorprese dell'antica Kourion

Il tempio di Apollo a Kourion
Presso l'antico sito di Kourion, a Cipro, gli archeologi stanno lentamente riportando alla luce l'antico paesaggio urbano bizantino, con case dai pavimenti musivi e resti di cisterne. Gli studiosi dell'Università di Cipro sperano di scoprire come vivevano i primi cristiani che abitarono l'isola.
Recentemente sono venuti alla luce due pavimenti a mosaico ed il frammento di un altro pavimento, associato ad una cisterna. Gli scavi futuri riusciranno a dare un'idea della dimensione e della complessità di questi pavimenti musivi e, forse, sveleranno la presenza di figure umane e motivi geometrici sugli stessi. Sono stati anche ritrovati i resti di una cisterna, che appare essere stata modificata almeno in due momenti. Dopo la distruzione dell'acquedotto cittadino in seguito ad un terremoto nel 365 d.C., i Bizantini preferirono appianare il terreno e provvedere all'immagazzinamento dell'acqua in cisterne appositamente costruite.
Gli scavi hanno anche permesso di ritrovare i resti di una villa di lusso con pavimenti musivi, costruita in modo tale da beneficiare degli effetti della brezza marina. Dell'antica città sono stati scavati e aperti al pubblico il teatro, ancor oggi utilizzato per gli spettacoli pubblici, il luogo in cui si svolgeva il mercato e dei balnea. Si ritiene che la città sia stata abitata da circa 10.000 persone. Gli archeologi sperano, ora, di scoprire anche il luogo dove si radunavano i primi cristiani, una domus, probabilmente, dove il culto avveniva in segreto.
Kourion, che i Romani chiamarono Curium, sorge sulle rive meridionali di Cipro, ad ovest del fiume Lycus (chiamato ora Kouris), e viene ricordata da molti autori antichi, tra i quali Tolomeo e Plinio il Vecchio. Attualmente il sito si trova all'interno del territorio di Akrotiri e Dhekelia, due parti dell'isola occupate dalla Gran Bretagna.
Uno dei mosaici di Kourion
La leggenda, riportata dallo storico Erodoto di Alicarnasso (484-425 a.C.) vuole che Kourion sia stata fondata da Kourieus, uno dei guerrieri colonizzatori greci. Un'altra leggenda, invece, vuole che il nome derivi da Kourea, figlio del re di Cipro Kinyras, che possedeva l'armatura di Agamennone.
Kourion è stato uno dei regni più importanti dell'antica Cipro ed è stato menzionato in un documento egizio dell'epoca di Ramses III (1198-1167 a.C.). Esistono anche documenti attestanti il viaggio di uno dei sovrani di Kourion per rendere omaggio al re assiro Sargon II. Nel 499 a.C. Kourion si alleò ai greci durante la rivolta ionica, ma mutò ben presto fronte giurando fedeltà ai Persiani. Nel 333 a.C. Alessandro Magno sconfisse la Persia e Cipro entrò, pertanto, nella sfera d'influenza dell'impero macedone.
La città e l'isola furono inglobate nell'impero romano intorno al 50 a.C., fu un processo che non comportò cambiamenti drammatici e segnò una certa prosperità ed un certo sviluppo per gli abitanti della città e dell'isola. Nell'agorà, luogo dell'antico mercato, è stata ritrovata una basilica paleocristiana e nella città sono emerse le evidenze di una vita piuttosto agiata, come un nymphium (ninfeo) con una grande piscina ottagonale, distrutta nel VII secolo durante le incursioni arabe. Al periodo tardo romano appartiene la villa dei gladiatori, chiamata così dal tema dei mosaici in essa rinvenuti, costruita nella metà del III secolo d.C. e distrutta dal terremoto del IV, composta da due portici, piccole camere, un cortile centrale aperto ed un bagno privato sul lato orientale.
Uno dei mosaici della
casa dei gladiatori
La domus di Eustolios, un complesso di case pubbliche e private che vanno dal periodo ellenistico fino alla seconda metà del VII secolo d.C., è stata edificata vicino al teatro ed era composta da più di 30 camere. Sorgeva sulle rovine di una precedente abitazione, distrutta dal terremoto del IV secolo d.C., e rimase in uso fino al VII secolo d.C.. La cosiddetta Casa di Achille (IV secolo d.C.), così definita a causa di un mosaico raffigurante l'incontro tra Achille ed Odisseo, fu ricostruita almeno due volte e venne definitivamente abbattuta dal terremoto del 365 d.C.. Quanto è stato ritrovato all'interno della casa si trova in mostra al Museo di Kourion. Le costruzioni furono realizzate servendosi di blocchi di calcare, mentre le colonne sono in marmo sormontate da capitelli corinzi.
A tre chilometri da Kourion si trova il santuario di Apollo Hylates, straordinario testimone dell'architettura corinzia. Accanto al santuario è stato rintracciato il luogo di un antico culto ad una divinità boschiva, risalente al 6000 a.C.. Tra Kourion e il santuario di Apollo sorgeva lo stadio, della lunghezza di 400 metri, che si stima potesse ospitare fino a 7.000 spettatori.
Vicino all'acropoli si trova la cappella bizantina dedicata a S. Hermogenis, attorno alla quale si estende la più vasta necropoli di Kourion, comprendente tombe, talvolta scavate nella roccia, del periodo arcaico fino all'ultimo periodo romano. In una delle tombe scavate a Kaloriziki è stato trovato uno scettro reale in smalto e oro del XII secolo a.C.
Si pensa che la città sia stata definitivamente distrutta da una serie di forti terremoti nel IV secolo d.C..

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