sabato 23 febbraio 2013

A Tel Aviv, un tempo, si produceva vino...

La struttura riportata alla luce a Tel Aviv
(foto: Israel Antiquities Authority)
Gli scavi a Tel Aviv continuano a riservare sorprese per gli archeologi israeliani. Recentemente sono emersi i resti di un impianto industriale nel quartiere di Mashlama Le-Yafo. L'impianto risale al periodo bizantino ed è stato utilizzato per estrarre vino dall'uva. In genere impianti di questo tipo erano utilizzati sia per produrre vino che per produrre bevande alcoliche ottenute dalla spremitura di altri tipi di frutta della regione.
Lo stabilimento industriale risale alla seconda metà del periodo bizantino (VI secolo-inizi VII secolo d.C.) ed è diviso in un superfici pavimentate con mosaico monocromo. Ogni ambiente è collegato ad una vasca di raccolta intonacata. Probabilmente si tratta solo di una porzione dell'intero impianto industriale, gli archeologi si aspettano di scoprire altro dagli scavi che saranno iniziati durante il corso dell'anno. Attualmente quanto è stato riportato alla luce è stato ricoperto provvisoriamente per permettere di lavorare al progetto che si stava realizzando quando sono emersi i resti archeologici.
Il Comune di Tel Aviv è impegnato in una modernizzazione delle infrastrutture sotterranee, quali cavi elettrici e telefonici, ed è stato affiancato, nei lavori, dalla Israel Antiquities Authority perché questa parte della città è stata individuata come possibile custode di antichi resti archeologici.

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