domenica 20 luglio 2014

Riti primitivi sui laghi svizzeri e tedeschi

Ricostruzione del rito di deposizione dei resti dei
bambini (B. Jennings, 2014)
Alcuni studiosi sostengono che i crani di bambini ritrovati ai margini degli insediamenti lacustri dell'Età del Bronzo  in Svizzera potrebbero essere stati macabri doni ai locali dei del lago. Crani di bambini sono stati scoperti sul perimetro di antichi insediamenti umani che circondano laghi svizzeri e tedeschi. Alcuni dei teschi mostravano segni di colpi d'ascia, altri di traumi cranici.
Anche se i bambini non erano stati sacrificati per placare gli dèi, essi possono essere stati offerti dopo la morte come doni al fine di scongiurare le inondazioni. E' dal 1920 che gli archeologi conoscono la presenza di antichi insediamenti sui laghi alpini in Svizzera e Germania. Ma è dal 1970 e dal 1980 che si è cominciato lo scavo di questi siti e si sono ritrovati strumenti da caccia, ossa di animali, ceramiche, gioielli e più di 160 resti di abitazione. Gli anelli del legno, visibili sui manufatti in legno pervenuti dai diversi siti, suggeriscono che questi insediamenti furono abitati in un periodo di tempo compreso tra i 3800 e i 2600 anni fa.
Durante l'Età del Bronzo, gli insediamenti posti lungo le rive dei laghi dovettero affrontare periodiche inondazioni. Ogni volta che il livello dei laghi si innalzava, gli abitanti di questi villaggi dovevano prendere le loro cose e spostarsi verso la terraferma. Tornavano alle loro case solo dopo che il livello delle acque si era nuovamente abbassato. Le case erano solitamente costruite su palafitte o su robuste basi di legno, circondate da palizzate o recinzioni.
I crani dei bambini ritrovati lungo il perimetro dei villaggi, sostengono i ricercatori, vi sono stati collocati in un momento successivo alla loro morte, quando, probabilmente, i villaggi hanno dovuto affrontare alcune terribili inondazioni.

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