I resti del Castello di Kurul a Ordu, sul Mar Nero (Foto: Hurriyet Daily News) |
Sta per essere iniziata un'altra campagna di scavi al Castello Kurul di Ordu, un edificio risalente a 2300 anni fa, che sorge sulle rive del Mar Nero, in Turchia. Gli scavi potrebbero incentivare, nel tempo, l'arrivo di turisti in questa parte della Turchia.
Il Castello Kurul sorge su uno sperone roccioso nel quartiere Bayadi, a 13 chilometri di distanza dal centro cittadino. Gli scavi sono iniziati nel 2010 e sono proseguiti fino al 2015. Sono stati scavati tra i 250 ed i 300 scalini e sono stati trovati resti di tegole in terracotta e ceramica. L'esame dei reperti ha permesso di stabilire che l'insediamento venne fondato da Mitridate VI Eupatore Dioniso, re del Ponto, una delle personalità più importanti dell'Anatolia durante il tardo periodo ellenistico.
Il Professor Suleyman Senyur, responsabile del Dipartimento di Archeologia della Gazi University, prevede di riprendere il suo lavoro di indagine e scavo nei primi giorni di giugno. Egli pensa che gli scavi potranno impegnare gli archeologi per 10-15 anni almeno. Dal 2010 sono stati rinvenuti molti reperti storici: una porta d'ingresso, monete, ceramiche, punte di freccia, busti di una divinità maschile e di una femminile, centinaia di pezzi di legno bruciati, chiodi, armi in metallo, coltelli, impugnature di pugnali, asce, ancore, frese e telai.
Il Castello Kurul sorge su uno sperone roccioso nel quartiere Bayadi, a 13 chilometri di distanza dal centro cittadino. Gli scavi sono iniziati nel 2010 e sono proseguiti fino al 2015. Sono stati scavati tra i 250 ed i 300 scalini e sono stati trovati resti di tegole in terracotta e ceramica. L'esame dei reperti ha permesso di stabilire che l'insediamento venne fondato da Mitridate VI Eupatore Dioniso, re del Ponto, una delle personalità più importanti dell'Anatolia durante il tardo periodo ellenistico.
Il Professor Suleyman Senyur, responsabile del Dipartimento di Archeologia della Gazi University, prevede di riprendere il suo lavoro di indagine e scavo nei primi giorni di giugno. Egli pensa che gli scavi potranno impegnare gli archeologi per 10-15 anni almeno. Dal 2010 sono stati rinvenuti molti reperti storici: una porta d'ingresso, monete, ceramiche, punte di freccia, busti di una divinità maschile e di una femminile, centinaia di pezzi di legno bruciati, chiodi, armi in metallo, coltelli, impugnature di pugnali, asce, ancore, frese e telai.
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