Una delle fondazioni dell'arco romano scoperta a Plovdiv, in Bulgaria (Foto: Times of Plovdiv) |
Gli archeologi hanno scoperto, nell'antica città di Philipopolis, odierna Plovdiv, in Bulgaria, le fondazioni di quello che sembra essere stato un enorme arco trionfale costruito dai Romani. L'arco di trionfo è stato scoperto nei pressi della chiesa di S. Margherita di Antiochia, dove gli archeologi hanno recente rinvenuto un'antica iscrizione romana del 303 d.C., che glorifica l'imperatore Diocleziano all'indomani dell'introduzione della Tetrarchia. Nello stesso punto sono state rinvenute antiche rovine ed una strada romana di 7 metri di larghezza.
I ricercatori sono stati guidati dall'archeologa Elena Bozhinova del Museo archeologico di Plovdiv e dalla Professoressa Kamen Stanev del Cyril e Methodius Scientific Center presso l'Accademia bulgara delle scienze a Sofia. Finora le rovine dell'arco trionfale romano sono alte due metri ma si pensa che vadano ancora più in profondità. I numerosi frammenti architettonici rinvenuti sul posto sono stati riconosciuti come elementi della parte superiore dell'arco trionfale. Si pensa che l'arco sia crollato in seguito ad un terremoto.
Mentre la base occidentale dell'arco romano è stata maggiormente esposta, restano al di sotto del marciapiede di viale Tsar Boris III le rovine della parte orientale. La larghezza della base esposta dell'arco trionfale è di 3,6 metri. Le fondamenta dell'arco sono costituiti da blocchi di 3-4 tonnellate ciascuno. L'arco è in arenaria e si pensa raggiungesse i 7 metri di larghezza nel IV secolo d.C.. Gli archeologi hanno anche individuato l'ampliamento della strada romana che conduceva alla porta orientale di Philipopolis verso lo stadio dell'antica città romana. Nelle due fondazioni di arenaria sono stati visti fori di grandi dimensioni dove erano inserite delle grappe di ferro ricoperte di piombo.
Prima della scoperta di quest'arco, ne era stato scoperto solamente uno, sempre a Plovdiv, di epoca adrianea presso la porta orientale di Philipopolis.
I ricercatori sono stati guidati dall'archeologa Elena Bozhinova del Museo archeologico di Plovdiv e dalla Professoressa Kamen Stanev del Cyril e Methodius Scientific Center presso l'Accademia bulgara delle scienze a Sofia. Finora le rovine dell'arco trionfale romano sono alte due metri ma si pensa che vadano ancora più in profondità. I numerosi frammenti architettonici rinvenuti sul posto sono stati riconosciuti come elementi della parte superiore dell'arco trionfale. Si pensa che l'arco sia crollato in seguito ad un terremoto.
Mentre la base occidentale dell'arco romano è stata maggiormente esposta, restano al di sotto del marciapiede di viale Tsar Boris III le rovine della parte orientale. La larghezza della base esposta dell'arco trionfale è di 3,6 metri. Le fondamenta dell'arco sono costituiti da blocchi di 3-4 tonnellate ciascuno. L'arco è in arenaria e si pensa raggiungesse i 7 metri di larghezza nel IV secolo d.C.. Gli archeologi hanno anche individuato l'ampliamento della strada romana che conduceva alla porta orientale di Philipopolis verso lo stadio dell'antica città romana. Nelle due fondazioni di arenaria sono stati visti fori di grandi dimensioni dove erano inserite delle grappe di ferro ricoperte di piombo.
Prima della scoperta di quest'arco, ne era stato scoperto solamente uno, sempre a Plovdiv, di epoca adrianea presso la porta orientale di Philipopolis.
Fonte:
archaeologyinbulgaria.com
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