domenica 20 maggio 2018

Slovacchia, trovato il più antico reperto greco

Slovacchia, i frammenti di corazza greca trovati dagli archeologi
(Foto: spectator.sme.sk)
Gli archeologi hanno fatto una significativa scoperta nei pressi del villaggio di Slatina, in Slovacchia, dove un tempo era un luogo sacrificale dei Celti. Hanno scoperto delle piastre in bronzo decorato che facevano parte della corazza di un guerriero greco di una certa importanza. "E' la più antica reliquia di arte greca trovata in Slovacchia", ha detto il vice direttore dell'Istituto Archeologico slovacco di Nitra, Karol Pieta.
La corazza è stata creata nella colonia greca di Taranto nel IV secolo a.C. ed è arrivata, in seguito, in territorio slovacco. I guerrieri Celti, all'epoca, si muovevano molto nella zona centrale della terra danubiana e qualcuno di loro ha portato con sé quella corazza. E' possibile anche che il reperto sia stato rubato all'oracolo di Delfi, saccheggiato dai Celti nella prima metà del III secolo a.C..
Il centro sacrificale, situato a circa 1,5 chilometri da un significativo centro fortificato sulla collina di Udriana, è stato individuato per caso nel 2016. Qui i Celti compivano sacrifici non solo animali ma anche umani alle loro divinità. Le vittime venivano bruciate ritualmente ed è per questo motivo che la maggior parte degli oggetti che si sono trovati qui sono bruciati.
Gli archeologi hanno ricostruito minuziosamente i piccoli pezzi delle parti di corazza con strumenti digitali. La decorazione che vi compariva era un'Amazzonomachia, la mitica battaglia tra gli antichi Greci e le Amazzoni. Il villaggio di Slatina è il quarto centro cerimoniale trovato in Slovacchia. Qui è stata anche rinvenuta una fossa sacrificale ed il luogo dove sorgeva il palo del sacrificio. Sono state anche trovate ossa umane e animali bruciate, braccialetti di vetro blu, uno sperone e i resti di una decorazione di metallo che si applicava sull'abbigliamento.
Sono state ritrovate anche molte ceramiche che erano utilizzate per i pasti comuni dopo i riti sacrificali. I Celti utilizzavano rompere i bicchieri utilizzati per bere e gettare il contenuto nel fuoco. Utilizzavano anche rompere le stoviglie per riassemblarle in seguito al fine di liberare lo spirito del sacrificio. Il sangue delle vittime - animali o umane - veniva fatto colare nella fossa rinvenuta dagli archeologi.

Fonte:
spectator.sme.sk

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