Roma, resti della statua bronzea di Costantino custodita nei Musei Capitolini (Foto: Enciclopedia di storia antica) |
Un dito indice in bronzo, custodito nel Museo del Louvre, inizialmente creduto un dito di un piede, è stato riconosciuto essere l'indice della colossale statua bronzea di Costantino custodita nei Musei Capitolini a Roma. Nei musei romani è custodita anche una testa enorme, una sfera e l'avambraccio sinistro con la mano mancante del palmo (che probabilmente sorreggeva la sfera), parte del dito medio e la maggior parte del dito indice. Documenti del XII secolo menzionano anche una corona, andata purtroppo perduta.
I frammenti sono stati raccolti in piazza S. Giovanni in Laterano da papa Sisto IV. Anche se gli esperti sono quasi tutti concordi nel ritenere che quanto custodito ai Capitolini raffiguri l'imperatore Costantino, alcuni studiosi ritengono che la statua potrebbe essere, invece, quella del suo successore Costanzo II che aveva una straordinaria rassomiglianza con Costantino. L'originale posizione della statua colossale è tuttora ignota.
Il frammento di dito arrivò a Parigi, ed esattamente al Louvre, nel 1860, insieme ad altri pezzi della collezione del marchese Giampietro Campana. Recentemente il pezzo in questione è stato studiato ed è stato riconosciuto come il dito indice di una mano, piuttosto che di un piede, e la sua lunghezza - pari a 38 centimetri - è stata ritenuta adatta ad una statua di circa 12 metri di altezza. Questo studio ha portato a formulare l'ipotesi che il dito possa essere quello della statua bronzea di Costantino, con la quale condivide la reazione con il processo di microfusione a cera persa indiretta di quanto rimane del colosso.
Nel laboratorio del Louvre l'archeologo Nicolas Melard ha utilizzato un processo di creazione in 3D per riprodurre una replica del dito che i ricercatori, accompagnati dai curatori del Louvre François Gaultier e Sophie Descamps, hanno portato a Roma, ai Musei Capitolini verificando l'esatta corrispondenza con quanto rimane della statua di Costantino.
I frammenti sono stati raccolti in piazza S. Giovanni in Laterano da papa Sisto IV. Anche se gli esperti sono quasi tutti concordi nel ritenere che quanto custodito ai Capitolini raffiguri l'imperatore Costantino, alcuni studiosi ritengono che la statua potrebbe essere, invece, quella del suo successore Costanzo II che aveva una straordinaria rassomiglianza con Costantino. L'originale posizione della statua colossale è tuttora ignota.
Il frammento di dito arrivò a Parigi, ed esattamente al Louvre, nel 1860, insieme ad altri pezzi della collezione del marchese Giampietro Campana. Recentemente il pezzo in questione è stato studiato ed è stato riconosciuto come il dito indice di una mano, piuttosto che di un piede, e la sua lunghezza - pari a 38 centimetri - è stata ritenuta adatta ad una statua di circa 12 metri di altezza. Questo studio ha portato a formulare l'ipotesi che il dito possa essere quello della statua bronzea di Costantino, con la quale condivide la reazione con il processo di microfusione a cera persa indiretta di quanto rimane del colosso.
Nel laboratorio del Louvre l'archeologo Nicolas Melard ha utilizzato un processo di creazione in 3D per riprodurre una replica del dito che i ricercatori, accompagnati dai curatori del Louvre François Gaultier e Sophie Descamps, hanno portato a Roma, ai Musei Capitolini verificando l'esatta corrispondenza con quanto rimane della statua di Costantino.
Fonte:
theartnewspaper.com
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