giovedì 16 agosto 2018

Gran Bretagna, gli "ipposandali" di Vindolandia

Gran Bretagna, gli "ipposandali" trovati a Vindolandia
(Foto: Vindolanda Trust)
La BBC riporta un'entusiasmante scoperta nei pressi del famoso Vallo di Adriano, nel nord dell'Inghilterra. Si tratta di quattro ferri da cavallo di epoca romana, tornati alla luce durante uno scavo nel sito dove un tempo sorgeva il forte di Vindolandia. La scoperta è piuttosto importante, visto che sono stati ritrovati, finora, pochi set completi di ferri da cavallo. Si spera che questi reperti possano fornire una più profonda comprensione della vita lungo il Vallo di Adriano.
I Romani occuparono gran parte della Gran Bretagna nel periodo che va dal I al V secolo d.C.. Nel II secolo d.C. l'imperatore Adriano, preoccupato per la minaccia rappresentata dai Pitti, che vivevano nell'attuale Scozia, decise di creare una linea difensiva per proteggere l'Inghilterra settentrionale. Il muro venne costruito in pietra e torba, con torri e forti presidiati da forze romane e si estendeva dal Mare d'Irlanda al Mare del Nord. Ampie sezioni di questo vallo sono tuttora visibili. Il muro venne abbandonato dai Romani agli inizi del V secolo d.C., quando la Gran Bretagna dovette essere evacuata di fronte ai continui attacchi delle popolazioni barbare.
Gran Bretagna, gli "ipposandali" sono ben conservati
(Foto: Vindolanda Trust)
Il set di zoccoli da cavallo è stato rinvenuto a Vindolandia, in Northumbria, uno dei forti più importanti tra quelli che popolavano il vallo. Si ritiene che la costruzione del forte di Vindolandia sia addirittura antecedente alla costruzione del Vallo di Adriano e che fosse posto a sorveglianza di un percorso piuttosto importante. Il forte è molto ben conservato e ha restituito importanti reperti, nel corso degli anni, tra i quali una serie di tavolette di legno sulle quali venivano redatte lettere e documenti, scritti spesso da soldati semplici e civili. Queste tavolette offrono agli studiosi uno sguardo incomparabile sulla vita quotidiana dei Romani sul fronte settentrionale dell'impero. Altri reperti importanti ritrovati sono gli oggetti della vita quotidiana, tra i quali molte scarpe, una mano in bronzo e quelli che sembrano essere dei guantoni.
I ferri da cavallo sono stati trovati da un volontario durante gli scavi che si stanno svolgendo nel forte di Vindolandia. Sono circa 250 i volontari impegnati negli scavi, sotto la supervisione della Western Field School, fondata per formare gli studenti di archeologia. Un'indagine preliminare sui reperti ha portato a pensare che risalgano ad un periodo compreso tra il 140 e il 180 d.C.. Sono ben conservati a causa della mancanza di ossigeno nel terreno e questo vuol dire che non si sono arrugginiti.
I Romani chiamavano questi ferri "ipposandali", quelli trovati a Vindolandia più che agli attuali ferri da cavallo somigliano a mestoli da minestra che dovevano avvolgere lo zoccolo. Sembra che questo tipo di ferri fosse peculiare delle provincie occidentali dell'impero romano. I ricercatori pensano che fossero principalmente utilizzati per permettere ai cavalli di camminare su terreni rocciosi e collinari.
La scoperta è importante perché di solito si trova soltanto un "ipposandalo". Si presume che i ferri da cavallo siano stati depositati tutti insieme poiché appartenevano ad un cavallo, probabilmente la cavalcatura preferita dai qualcuno, che poi è morto ed è stato sepolto con un rito particolare. Sugli zoccoli non vi è alcuna indicazione sul nome del cavallo al quale appartenevano o del suo proprietario. Nel prossimo futuro questi "ipposandali" potrebbero essere esposti al pubblico nel Greenhead Roman Army Museum.

Fonte:
ancient-origins.net

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