sabato 29 dicembre 2018

I Messapi di Muro Leccese

Muro Leccese, il deposito con sepolture appena scoperto
(Foto: corrierenazionale.net)
Resti della civiltà messapica venuti alla luce durante i lavori per il potenziamento della rete fognante pluviale. A Muro Leccese è stato ritrovato un deposito funerario con all'interno delle ossa di bambini e numerosi vasi di epoca ellenistica (IV-III secolo a.C.), oggetti di piccole dimensioni che venivano utilizzati nella sepoltura dei più piccoli: vasi, ciotole, giocattoli e poppatoi di ceramica ancora integri. I reperti sono stati portati alla luce dalla Dottoressa Oda Calvaruso e da Francesco Meo dell'Università del Salento per conto della Soprintendenza Archeologica delle Belle Arti e del Paesaggio di Brindisi, Lecce e Taranto.
Muro Leccese, statuetta di bambino su cane
(Foto: SABAP Brindisi, Lecce, Taranto)
Non si tratta di una tomba vera e propria ma di un deposito, cioè di una piccola cassa dove venivano riposte le ossa e custoditi gli oggetti legati ai defunti. Una tradizione tipica dei Messapi successiva alla sepoltura. Il ritrovamento è avvenuto in una zona di periferia di Muro Leccese, a pochi metri da un parco archeologico che presto sarà completato e inaugurato.
A circa 200 metri dalla nuova scoperta c'è, infatti, una vasta area archeologica all'interno della quale sono ancora in corso gli scavi condotti dall'Università del Salento. Si tratta di studi iniziati nel 2000 e finanziati con fondi regionali. Nell'area archeologica è possibile ammirare l'antica cinta muraria di età messapica, un edificio residenziale sempre del IV-III secolo a.C. e parte di una necropoli con due tombe a semicamera.
Muro Leccese, scorcio della cinta muraria messapica
(Foto: Alessandro Romano)
L'edificio è stato ritrovato lungo la vecchia via per Otranto. I nuovi oggetti recuperati nell'ultima scoperta sono ora custoditi dalla Soprintendenza dei Beni culturali di Lecce, Brindisi e Taranto che procederà al restauro. Il ritrovamento è avvenuto a meno di un metro e mezzo di profondità e ha un grande valore per la conoscenza della comunità locale. Il tutto era coperto da due lastroni di pietra.
Il territorio di Muro Leccese è da sempre un importante giacimento di beni archeologici, essendo stato sede di uno dei più floridi insediamenti del popolo dei Messapi, giunti in Puglia via mare dall'Illiria (odierna area balcanica). Non mancano, tuttavia, testimonianze dell'Età del Bronzo, come i menhir, e altre di Età Neolitica, che attestano la presenza di insediamenti pre-messapici. E' infatti su un precedente villaggio japigio di capanne che i Messapi hanno impiantato, a partire dall'VIII secolo a.C., un centro urbano con case e strade, circondato, a partire dal IV secolo a.C., da una cinta muraria in blocchi squadrati lunga 4 chilometri di cui persistono cospicui resti. Ancor oggi se ne scorgono massi disposti in tre o cinque filari, per un'altezza complessiva di 3 metri, che in origine raggiungeva i 7 metri, a protezione di un'area urbana di 107 ettari.

Fonti:
bari.repubblica.it
corrierenazionale.net

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