giovedì 1 aprile 2021

San Casciano dei Bagni, scoperto un santuario romano

Dalle acque di San Casciano dei Bagni (Siena), riemerge un santuario romano dedicato a diverse divinità. Già nello scorso agosto dai fanghi del Bagno erano riemerse le tracce dell'ingresso monumentale di un santuario romano e, abbandonato sulla soglia, era stato ritrovato un altare in travertino. L'iscrizione "sacro ad Apollo" non lasciava dubbi sulla divinità tutelare del santuario.
Con la ripresa degli scavi, nonostante le difficoltà dovute al fatto che gli archeologi hanno dovuto lavorare immersi nell'acqua calda e, ovviamente, con tutte le limitazioni imposte dal protocollo di contrasto della pandemia del Covid19, il team del Roman Baths Project ha visto riapparire nello scavo stratigrafico di un orto abbandonato a pochi metri dalle polle pubbliche ancor oggi in uso, le vestigia di un santuario romano molto ben conservato, il cui carattere sacro era suggellato da altari dedicati alla Fortuna Primigenia, a Iside oltre che ad Apollo, e una statua di marmo raffigurante Igea.
In soli due mesi di scavo è emersa con chiarezza parte della sequenza di vita del luogo di culto. L'impianto monumentale del santuario è riconducibile all'età augustea: si tratta di una struttura edificata su di un luogo sacro in epoca etrusca e durante l'Ellenismo. In età augustea il santuario assume la forma di un edificio con copertura a compluvio su un bacino centrale circolare, poggiante su quattro colonne tuscaniche e con propileo di ingresso a sud delimitato da due colonne a base attica.
A seguito di un incendio avvenuto probabilmente alla metà del I secolo d.C., tra età Flavia ed età Traianea l'edificio fu ricostruito e ampliato. Verso la fine del II secolo d.C. tre altari in travertino con dediche anche a Fortuna Primigenia e ad Iside sono deposti nel cuore del santuario, sul bordo della vasca della sorgente calda che sgorga a 42 gradi. 
Lo scavo archeologico è in concessione al Comune di San Casciano dei Bagni da parte della Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura ed è stato concepito fin da subito come una collaborazione di ricerca e tutela tra il Comune e la Soprintendenza di Siena, Grosseto e Arezzo. La Direzione dello scavo è affidata a Emanuele Mariotti, archeologo esperto di topografia e geofisica applicata all'archeologia e il Coordinamento del Comitato Scientifico è di Jacopo Tabolli, funzionario della Soprintendenza e docente a contratto dell'Università per Stranieri di Siena.
Il Comitato Scientifico coinvolge anche Stefano Camporeale (Università di Siena), Paraskevi Christodoulou (University of Cyprus), Hazel Dodge (Trinity College Dublin) e Lisa Rosselli (Università di Pisa).

Fonte: finestresullarte.info
Foto: il santuario romano di San Casciano dei Bagni e resti del tempio di Iside (finestresullarte.info)

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