domenica 17 luglio 2022

Israle, la Dea Madre yarmukiana

Israele, statuetta della Dea Madre di 8000 anni fa
(Foto: Anna Eirikh-Rose)

Gli scavi nel sito archeologico di Sha'ar Hagolan Yarmukian, presso il kibutz di Sha'ar Hagolan, hanno portato alla scoperta di una statuetta raffigurante una dea in ceramica insolitamente grande ed impressionante.
La cultura alla quale si può far risalire la scultura è quella yarmukiana, una cultura agricola neolitica risalente ad 8000 anni fa. E' una delle culture più antiche del Levante a far uso della ceramica, con uno stile distintivo di decorazioni a spina di pesce incise in linee orizzontali e diagonali sul corpo dei recipienti.
La cultura yarmukiana è anche nota per le sue enigmatiche e iconiche figurine della Dea Madre, che si ritiene facessero parte di un culto della fertilità.
La statuetta raffigura una donna seduta ed è stata rinvenuta rotta in due pezzi vicino al muro di una casa. La statuetta era adorna con un braccialetto di colore rosso, simbolo della fertilità. Gli occhi della scultura, detti occhi "a chicco di caffè", rappresentavano, più probabilmente, dei chicchi di grano o di orzo. Tutti i dettagli, anche i più piccoli, della statuetta sono importanti per il loro simbolismo cultuale e il processo di creazione di una statuina del genere prevedeva un metodo complesso per avvolgere e stratificare l'argilla attorno ad un nucleo cilindrico centrale.
La cultura yarmukiana era in bilico nel drammatico frangente umano della transizione da una cultura di foraggiamento a un insediamento permanente, processo che ha anche cambiato lo sviluppo dell'architettura. E' così detta dalla scoperta dei resti archeologici nel sito di Sha'ar Hagolan, datati 6400-6000 a.C. vicino alla sponda settentrionale del fiume Yarmuk, nella valle centrale del Giordano.
Precedenti scavi nel sito di Sha'ar Hagolan hanno portato alla luce strade pianificate, case edificate attorno ad una corte e statue più piccole di una Dea Madre oltre a statuette incise nei ciottoli e raffiguranti un volto. Al suo apice, l'insediamento copriva un'area di 20 ettari, rendendolo uno dei più grandi insediamenti al mondo in quel momento.

Fonte:
msn.com

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