venerdì 11 novembre 2022

Stabia, riemerge, integro, un antico sistema idrico romano

Pompei, il sistema idrico scoperto
(Foto: Parco Archeologico di Pompei)

La città di Stabia fu in gran parte sepolta durante l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., che rilasciò una una nuvola mortale di tefra e gas surriscaldati ad un'altezza di 33 chilometri. Le conseguenti ondate piroclastiche e la pesante caduta di cenere avvolsero Pompei ed Ercolano, mentre gran parte di Stabia venne sepolta da una spesso strato di tefra e cenere.
Gli scavi in un piccolo peristilio della Villa di Arianna hanno portato alla luce parti di un antico sistema idrico, rivelando una vasca di piombo decorata che faceva parte di un sistema di distribuzione dell'acqua all'interno del complesso della domus.
La villa venne scavata per la prima volta dall'ingegnere svizzero Karl Weber tra il 1757 ed il 1762, rivelando un'area di circa 2.500 metri quadrati che racchiude un grande complesso suddiviso in quattro parti: l'atrio e le stanze circostanti risalenti al periodo tardo repubblicano; locali di servizio e terme; vani laterali del triclinio estivo di età neroniana e una grande palestra di età flavia.
All'impluvium (vasca centrale di raccolta dell'acqua) nell'atrio sono collegate due tubazioni, che alimentavano l'acqua in tutto il più ampio complesso della villa, regolando il flusso di acqua nei vari ambienti. Gli archeologi pensano che la cisterna fosse probabilmente in epoca antica per consentire l'accesso alla regolazione del flusso dell'acqua per effettuare operazioni di manutenzione dell'impianto.
"Un serbatoio come questo, con le sue chiavi di arresto, rientra in quella tipologia di impianti e apprestamenti che possono sembrare quasi moderni per come sono fatti e che hanno sempre destato stupore sin dalle prime scoperte tra Stabia, Pompei e Oplontis. Gli antichi anche in questo caso non hanno rinunciato a un elemento ornamentale, un astragalo in rilievo, che forse caratterizzava la bottega che l'ha prodotto, a mo' di un marchio moderno", sottolinea il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel.
Il serbatoio rappresenta uno straordinario rinvenimento per l'area vesuviana, per lo stato di conservazione e perché rinvenuto nella sua posizione originaria che consente, insieme agli altri tratti rinvenuti, di apprezzarne il funzionamento.

Fonti:
heritagedaily.com
ansa.it

Nessun commento:

Antichi rituali di sacrifici umani: l'incaprettamento femminile

Francia, le sepolture neolitiche rinvenute in grotta (Foto: stilearte.it) Uno studio, pubblicato da Science advances , ha portato alla luce ...