venerdì 23 dicembre 2022

Turchia, trovata la misteriosa città santa di Zippalanda?

Turchia, i ritrovamenti della struttura circolare
(Foto: repubblica.it)

Gli archeologi dell'Università di Pisa hanno fatto un misterioso ritrovamento: una struttura circolare nel sito di Usakli Hoyuk, nell'altopiano anatolico. La struttura è stata realizzata durante l'epoca degli Hittiti. Potrebbe trattarsi dell'antica città sacra di Zippalanda, centro di culto di un potente dio della tempesta, sede di un santuario e di una residenza reale, menzionata in diverse feste cui prendeva parte il re.
"L'interpretazione di questa struttura circolare", ha spiegato il direttore degli scavi, il Professor Anacleto D'Agostino, dell'Università di Pisa, "è molto difficile al momento e sarà necessario un'estensione dei lavori per farsi un'idea di cosa ci sia attorno ad essa. La sua collocazione a nord i quello che, probabilmente, è il principale tempio della città, non lontano dal fiume che scorre vicino alla base degli spalti, ci fa però propendere un'interpretazione in chiave rituale di questo ritrovamento, la cui importanza è data anche dal fatto che non ne sono documentati di simili in altri siti contemporanei".
Se così fosse questa struttura, insieme ad altri reperti scoperti nel corso degli anni, contribuirebbe a rafforzare l'identificazione di quest'area con l'importante città hittita di Zippalanda. In quindici anni di scavi, nell'area sono stati riportati alla luce anche i resti di una grande cinta muraria a gradoni che circonda la cittadella dell'Età del Ferro e alcune tombe di età tardoantica. Non solo. Il lavoro degli archeologi ha permesso di far riemergere i resti di edifici monumentali e frammenti di tavolette con iscrizioni in scrittura cuneiforme, contribuendo alla ricostruzione di un periodo di primaria importanza per il Vicino Oriente ed il bacino orientale del Mediterraneo, quando cioè gli Hittiti, popolazione che parlava una lingua appartenente alla famiglia delle lingue indoeuropee, fecero la loro comparsa tra i protagonisti della grande storia, costituendo il potente regno di Hatti.
Architetture e materiali ritrovati durante gli scavi, oltre a rendere sempre più solida l'identificazione tra Usakli Hoyuk e la città santa di Zippalanda, mostrano anche come questo sito sia stato occupato in maniera estesa a partire dalla fine del Bronzo Antico fino all'epoca romano-bizantina, con sporadiche tracce più recenti che arrivano al periodo ottomano.
Il progetto archeologico della missione archeologica italo-turca in Anatolia Centrale (Usakli Hoyuk Archaeological Project), iniziato nel 2008 e in cui è impegnato l'Ateneo pisano, è l'unico a direzione italiana che opera su un insediamento ittita nell'area che fu centro del regno prima e dell'impero poi.

Fonti:
repubblica.it
avvenire.it


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