domenica 22 luglio 2012

La grande diga maya di Tikal

La diga di Tikal, canale di scolo
Recenti scavi e carotaggi, condotti da una squadra guidata dall'Università americana di Cincinnati nel sito pre-colombiano di Tikal, in Guatemala, hanno permesso di identificare molte e importanti opere di ingegneria, tra cui la più grande diga costruita dai Maya nel Centro America.
La diga, costruita in pietra, aveva circa 33 metri di altezza e 90 di lunghezza, poteva contenere circa 70 milioni di litri di acqua in un bacino artificiale appositamente scavato. Quest'acqua era in grado di sostenere una popolazione che raggiungeva le 70.000 unità, molto più numerosa dell'attuale. Il bacino conteneva tutta l'acqua piovana canalizzata dalle strade e dagli edifici di Tikal. Per il filtraggio ci si serviva della sabbia di quarzo proveniente da una fonte a 30 chilometri circa dalla città. L'acqua veniva utilizzata per l'irrigazione delle colture ed aveva un impatto diretto sulla sostenibilità della popolazione.
Dopo il IX secolo d.C. l'aumento della siccità rese la situazione sempre più drammatica fino a che i Maya furono costretti ad abbandonare definitivamente Tikal.
L'architettura monumentale del sito risale al IV secolo a.C., ma Tikal raggiunse il suo apogeo durante il Periodo Classico, tra il 200 e il 900 d.C.. Durante questo periodo la città dominò gran parte della regione Maya, sia dal punto di vista economico che politico e militare. Gli archeologi hanno trovato testimonianze della conquista di Tikal da parte di Teotihuacan nel IV secolo d.C..
Cristalli di sabbia di quarzo estratti dalla diga di Tikal
Dopo la fine del periodo Tardo Classico, a Tikal furono costruiti altri monumenti e sono state trovate le evidenze di estesi incendi che interessarono i palazzi del potere. Questi eventi sono stati, dagli studiosi, collegati al calo graduale della popolazione che culminò con l'abbandono del sito nel X secolo.
La diga recentemente scoperta a Tikal è seconda, per grandezza, solo all'enorme Dam Purron, costruito in Messico nella Valle di Tehuacàn in un periodo compreso tra il 250 e il 400 d.C.. Gli archeologi hanno scavato nei serbatoi, nei canali e nelle chiuse che portavano l'acqua dalla cresta collinare della città ai residenti a valle.
La diga fu scavata trasformando le cave in serbatoi e ricoprendole di intonaco. Quando pioveva l'acqua si incanalava attraverso queste grandi cicatrici scavate nella roccia. Uno dei serbatoi più grandi poteva contenere sino a 74.631 metri cubi di acqua. Per lungo tempo si è ritenuto che la diga fosse, in realtà, una strada rialzata, ma il team americano ha dimostrato che essa era l'una e l'altra, vale a dire sia diga sia strada rialzata.

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