Iraq, i resti dei lamassu nel palazzo assiro di Tell Nabi Yunus (Foto: Ministero della Cultura, del Turismo e dell'Archeologia dell'Iraq) |
Nel sito archeologico di Tell Nabi Yunus, a Ninive, in Iraq, la missione tedesca dell'Università di Heidelberg ha riportato alla luce importanti resti del palazzo militare assiro risalente ai regni di Sennacherib, Esarhaddon e Assurbanipal, tra cui rilievi della sala del trono e quindici lamassu monumentali.
Si tratta di elementi architettonici e scultorei legati al palazzo militare assiro costruito durante i regni di Sennacherib (in carica tra il 704 ed il 681 a.C.), Esarhaddon (680-669 a.C.) e Assurbanipal (669-626 a.C.).
Tra le scoperte più importanti figura la facciata della sala del trono, decorata con rilievi a bassorilievo che testimoniano l'alto livello tecnico e artistico raggiunto dagli artigiani assiri. A questi si aggiungono numerosi esemplari di lamassu, tori alati con volto umano posti a protezione delle porte monumentali dei palazzi reali. Gli archeologi hanno individuato i resti di quindici lamassu, di cui dodici ancora in situ. Alcuni di essi risultano scolpiti da un unico blocco di pietra, mentre altri sono stati realizzati assemblando più elementi lapidei, una soluzione costruttiva rara nell'architettura assira della fase tarda.
La presenza di un così alto numero di lamassu nello stesso complesso e la loro varietà tecnica forniscono, dunque, nuovi elementi per comprendere le modalità costruttive e simboliche dei palazzi reali assiri. I monumentali guardiani di pietra, raffigurati con il corpo di toro, le ali d'aquila e il volto umano, avevano un ruolo tanto funzionale quanto rituale, segnando i punti di accesso principali e allontanando le forze maligne dal centro politico dell'impero.
L'accuratezza delle operazioni di conservazione e catalogazione sarà determinante per la tutela e la valorizzazione del sito, la cui importanza storica e simbolica resta centrale per la comprensione delle radici della Mesopotamia antica.
Situato in un'area strategica della città di Ninive, il complesso era parte integrante del sistema politico e militare assiro. La ricchezza decorativa, la monumentalità delle strutture e la qualità delle sculture rinvenute dimostrano la volontà dei sovrani assiri di rappresentare il proprio potere attraverso un linguaggio visivo imponente e fortemente simbolico.
Si tratta di elementi architettonici e scultorei legati al palazzo militare assiro costruito durante i regni di Sennacherib (in carica tra il 704 ed il 681 a.C.), Esarhaddon (680-669 a.C.) e Assurbanipal (669-626 a.C.).
Tra le scoperte più importanti figura la facciata della sala del trono, decorata con rilievi a bassorilievo che testimoniano l'alto livello tecnico e artistico raggiunto dagli artigiani assiri. A questi si aggiungono numerosi esemplari di lamassu, tori alati con volto umano posti a protezione delle porte monumentali dei palazzi reali. Gli archeologi hanno individuato i resti di quindici lamassu, di cui dodici ancora in situ. Alcuni di essi risultano scolpiti da un unico blocco di pietra, mentre altri sono stati realizzati assemblando più elementi lapidei, una soluzione costruttiva rara nell'architettura assira della fase tarda.
La presenza di un così alto numero di lamassu nello stesso complesso e la loro varietà tecnica forniscono, dunque, nuovi elementi per comprendere le modalità costruttive e simboliche dei palazzi reali assiri. I monumentali guardiani di pietra, raffigurati con il corpo di toro, le ali d'aquila e il volto umano, avevano un ruolo tanto funzionale quanto rituale, segnando i punti di accesso principali e allontanando le forze maligne dal centro politico dell'impero.
L'accuratezza delle operazioni di conservazione e catalogazione sarà determinante per la tutela e la valorizzazione del sito, la cui importanza storica e simbolica resta centrale per la comprensione delle radici della Mesopotamia antica.
Situato in un'area strategica della città di Ninive, il complesso era parte integrante del sistema politico e militare assiro. La ricchezza decorativa, la monumentalità delle strutture e la qualità delle sculture rinvenute dimostrano la volontà dei sovrani assiri di rappresentare il proprio potere attraverso un linguaggio visivo imponente e fortemente simbolico.
Fonte:
finestresullarte.info
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